Le Relazioni con gli Attori del Territorio

Le relazioni con gli attori del nostro territorio

Gli ambiti di intervento:

Politiche territoriali di internazionalizzazione

Oggi come non mai l’Università di Salerno viene percepita dal territorio come un fattore determinante per il suo sviluppo civile, economico, sociale e ciò è dimostrato dai tanti riconoscimenti pervenuti, in particolare, dalla Provincia di Salerno e dal Comune di Salerno.

Appare, pertanto, prioritario continuare a puntare ad un più intenso coinvolgimento degli enti territoriali, in particolare la Regione Campania, per costituire ampie e innovative strategie integrate che conducano ad un miglioramento dei servizi, soprattutto per gli studenti.

L’interazione sistematica, tuttavia, dovrà svilupparsi ulteriormente, puntando al potenziamento delle attività di trasferimento tecnologico, partenariato di ricerca con le imprese, incubazione e creazione di nuove imprese, impegno per la tutela della salute, valorizzazione del patrimonio storico ed artistico, dell’ambiente naturale e culturale, predisposizione di percorsi per l’educazione degli adulti e per la formazione permanente, ricorrente e continua. Sempre nell’ottica di integrazione con il mondo produttivo ed il trasferimento tecnologico, è stato sviluppato il progetto ILN (Industrial Liaison Network) che ha consentito di attivare il Liaison Office di Ateneo.

Sviluppo azienda ospedaliera universitaria

(sviluppo attività cliniche d’intesa con le AP)

Ruolo significativo è ricoperto dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia, la cui istituzione si è realizzata dopo un lungo periodo di intenso lavoro, con un progetto originale che ha riscosso grande successo tra gli addetti ai lavori. L’attuale progetto prevede che la Facoltà si caratterizzerà per un profilo snello dovuto ad una precisa scelta strategica di dislocare le cliniche presso l’Azienda Ospedaliera San Giovani di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno e presso i presidi ospedalieri delle Aziende Sanitarie Locali Sa 1 e Sa 2 della omonima provincia e di concentrare in seno all’Università, tutte le attività di didattica e ricerca, che potranno giovarsi della collocazione logistico organizzativa ideale costituita dalle strutture del Campus di Baronissi.

Tra le iniziative che vedono impegnata la suddetta Facoltà, si segnala anche il Laboratorio di Medicina Molecolare e Genomica (LMMGe), nato da un progetto di collaborazione tra l’Università di Salerno, la Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN) e la Federico II, finanziato dalla Regione Campania. Le attività di ricerca svolte nel laboratorio, in particolare, sono integrate con quelle della Facoltà di Medicina e Chirurgia e sono focalizzate sulla biomedicina e le biotecnologie applicate alla medicina.

Fondazione universitaria e sostegno alle politiche occupazionali

Di assoluto rilievo è la presenza della Fondazione universitaria di scopo, in base alla Legge n. 338/2000 e al relativo Regolamento attuativo (DPR n. 254/2001), istituita con l’obiettivo di divenire un polo per la realizzazione di azioni innovative, fondamentali per sostenere la competitività complessiva dell’Ateneo. La Fondazione gestisce:

  • servizi svolti direttamente a favore dell’Università (pulizia, gestione del portafoglio assicurativo, custodia, stampa, gestione e manutenzione del verde);
  • servizi svolti sempre per conto dell’Università, ma rivolti ad un’utenza indifferenziata (gestione dei punti ristoro e dei distributori automatici, gestione di merchandising, gestione dell’asilo nido).

La Fondazione ha ottenuto, a fine 2010, la certificazione della qualità per taluni dei servizi erogati, attraverso una duplice strada:

  • gestione del servizio (pulizia, custodia, gestione e manutenzione del verde) attraverso un sistema di gestione per la qualità conforme alla Norma UNI EN ISO 9001:2008;
  • audit condotti dall’Organismo di Certificazione sulla conformità ai capitolati, contratti e specifiche tecniche di riferimento di alcuni servizi (pulizia, gestione e manutenzione del verde).

Si tratta di uno dei primi esempi in campo nazionale, nell’ambito delle Fondazioni Universitarie, di gestione integrata della qualità dei servizi (certificazione del sistema + attestazione specifica del servizio), con l’ufficializzazione di un Organismo di Certificazione accreditato a livello internazionale.

<è>Tra le iniziative che l’Università degli Studi di Salerno e la Fondazione Universitaria hanno avviato per favorire un’interazione crescente tra ambiente accademico e mondo del lavoro va menzionato il progetto Unisa-Bridge: si tratta di un progetto volto a promuovere il ruolo dell’Università all’interno del mercato del lavoro, attraverso azioni di accompagnamento e di inserimento dei neolaureati nel settore occupazionale, attraverso programmi integrati di orientamento informativo, formativo ed educativo. In questo ambito, il progetto si propone di creare un contatto stabile tra il mondo accademico e le aziende.

 

Sviluppo infrastrutture

Sul fronte delle infrastrutture, molteplici sono le iniziative intraprese volte a potenziare la dotazione dei Campus di Fisciano e di Baronissi.

Si è inteso riqualificare i plessi con appositi parcheggi coperti, riconvertendo le aree attualmente impiegate in zone pedonali o in zone-verdi attrezzate. Così come sono stati equilibrati i carichi veicolari che incidono sul Campus di Fisciano, con la realizzazione delle bretelle di accesso e di uscita in direzione Salerno. Per quanto concerne le attività di riqualificazione architettonica, sono da registrare gli interventi di ampliamento degli edifici denominati invarianti 1A e 6° rispettivamente per le Facoltà di Giurisprudenza e quella di Scienze Politiche.

Oltre all’ampio programma di realizzazione di residenze all’interno del Campus di Fisciano, l’Ateneo ha recuperato e consolidato il Palazzo Barra di Lancusi, destinato ad alloggi per docenti fuori sede, a seguito del protocollo d’intesa del 31.10.2001 stipulato con il Comune di Fisciano e la Provincia di Salerno, gestito dall’A.DI.SU.

A partire dall’anno accademico 2005-2006, infine, l’intero Campus di Baronissi è stato sottoposto ad una organica e totale riqualificazione, in seguito alla istituzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Tutti questi spazi, realizzati negli anni ‘70, necessitavano degli opportuni adeguamenti in ragione della età del complesso e delle particolari esigenze della nuova Facoltà.

Politiche in tema di culture di genere e Pari Opportunità

Nell’Università di Salerno la sensibilizzazione per la cultura delle Pari Opportunità (P.O.), sia sul piano formativo che su quello del lavoro, è stata alla base dell’attività svolta in Ateneo da:

  • Delegata alle Pari Opportunità (istituita per la prima volta con D. R. nel 2000),
  • Comitato P.O. (istituito con D. D. nel 1999, composto da soli membri del personale TA),
  • Commissione P.O. (istituita con decreto rettorale il 21 febbraio 2006) composta da 2 docenti, da 1 rappresentante TA, e da 1 rappresentante delle Associazioni studentesche).

Mentre il Comitato P.O. non ha avuto una presenza fortemente incisiva, né ha messo in atto azioni di reale impatto nell’affermazione delle politiche delle P.O. in Ateneo, è stata invece fondamentale l’istituzione della Commissione P.O. per dare un impulso notevole all’attuazione di buone pratiche e di attività formative e culturali, nonché a progetti di ricerca in tal campo.

Nel 2011, proprio su iniziativa della Commissione P.O., è stato istituito l’Osservatorio interdipartimentale per la diffusione degli studi di genere e la cultura delle pari opportunità (OGEPO) a cui hanno aderito 9 Dipartimenti: DICIV; DIIn; DISTRA; DIPSUM; DSPSC; DISUFF; DISPAC; DISES; DSG.

L’OGEPO di cui, in base al regolamento, è responsabile scientifico la Delegata alle P.O., ha l’obiettivo, tra l’altro, di promuovere la ricerca e il confronto sugli studi e le statistiche di genere, la parità e le pari opportunità, la presenza delle donne nella storia, la loro rappresentanza nella società, nonché le questioni giuridiche, gli aspetti storici, sociali, economici, politici e culturali, inerenti a tali tematiche. A tal fine, realizza collaborazioni interdisciplinari tra docenti ed esperti articolando confronti nelle diverse aree scientifiche e umanistiche. L’OGEPO (con sede presso il DIPSUM) è aperto al pubblico dal lunedì al mercoledì dalle 10.00 alle 12.00. Fornisce, sia in sede che sul web, attraverso il suo sito (http://www.biblioteche.unisa.it/cpo/osservatorio) uno sportello di informazione, consulenza e orientamento sui temi relativi a conciliazione dei tempi di lavoro e di vita, diritti, salute, lavoro, carriera, formazione, legislazione, ecc.

Fornisce anche un servizio di consulting psicologico per questioni di identità di genere.

L’OGEPO, in materia di pari opportunità, ha sottoscritto, tra il 2011 e il 2012 convenzioni e protocolli d’Intesa: si segnala, il 9 gennaio 2011 il Protocollo d’Intesa con il Dipartimento per le Pari Opportunità – Ufficio per la Parità, le Pari Opportunità, gli Interventi strategici e la Comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Diffondere un senso del rispetto tra i generi, e il riconoscimento dell’importanza delle differenze di genere, riesce a trovare un’applicazione concreta solo grazie alla promozione di una cultura di genere. L’Ateneo di Salerno, grazie all’attività dell’OGEPO, è direttamente impegnato proprio in questo senso, avendo attivato, tra l’altro, nel corso del 2011 il Laboratorio “Immaginario e studi di genere”, che ha previsto incontri con Enti e Associazioni nazionali, presenti sul territorio di Salerno e provincia.

Nell’OGEPO è in progress l’organizzazione di un FORUM per le politiche di genere, per collegare nel web l’Università di Salerno sul piano provinciale, regionale, nazionale e internazionale, attraverso reti di rapporti, regolate da accordi e convenzioni con associazioni, enti pubblici e privati, finalizzati allo scambio e alla circolazione di informazioni, nonché alla progettazione di interventi sulle tematiche del genere. Tale Forum è inserito nell’Osservatorio, del quale è parte integrante, al fine di offrire chiavi di lettura e strumenti operativi utili per interventi specifici su questioni di genere, e di pari opportunità, nonché per promuovere una maggiore sensibilizzazione degli attori sociali sul territorio e favorire il dialogo tra i generi e le generazioni. Particolarmente attivo è stato l’interesse verso due aspetti:

  • il contrasto alla violenza di genere,
  • la promozione di studi, analisi nonché la predisposizione e sperimentazione di modelli che migliorino la condizione femminile nel mercato del lavoro.

Per quanto riguarda il primo punto, sono stati avviati stretti rapporti con le Associazioni di donne e le Commissioni P.O. del territorio di Salerno e provincia, nonché con la C.P.O. presente presso la Camera Penale di Salerno, con l’obiettivo di promuovere corsi di formazione che aiutino a superare gli stereotipi di genere sia sul piano formativo che su quello del lavoro.

In proposito, l’Ateneo ha partecipato a tutte le azioni finalizzate alla costituzione presso il Tribunale Penale di Salerno di un Tavolo interistituzionale per il contrasto alla violenza di genere. L’OGEPO ha predisposto, inoltre, un questionario proprio sulla percezione della violenza di genere, da somministrare a studenti e personale.

In merito al secondo punto, l’OGEPO ha iniziato a predisporre il progetto di un’analisi dei modelli di bilancio del tempo, condotta sulla base di questionari delle attività quotidiane, rivolte a un campione di donne occupate nell’area di Salerno (compreso il personale UniSa), sulla base di una mappa dei servizi offerti, del contesto familiare e socio-economico e dei modelli di policy sociale. Con l’obiettivo di promuovere il benessere sul luogo di lavoro e per contrastare qualsiasi forma di discriminazione tra i lavoratori, sono stati avviati gli atti per la costituzione del Comitato Unico di Garanzia (CUG). I contatti avviati da tempo con le altre Università della Campania, infine, hanno come obiettivo la costituzione di una rete delle Università campane sulle questioni legate al genere e alle politiche delle pari opportunità. In proposito, sono stati programmati incontri della Rete delle Università Campane per il 2013 nell’Università di Napoli “Federico II” e per il 2014 presso l’Università di Salerno.

Politiche energetiche ed ambientali

L'Università degli Studi di Salerno si pone, da tempo, quale promotrice della tutela ambientale e della sostenibilità dello sviluppo, come si evince, innanzitutto, dalle attività istituzionali della didattica e della ricerca, sia attraverso l’adozione di percorsi formativi volti alla creazione di figure professionali dalle specifiche competenze in materia, sia mediante la realizzazione di attività di ricerca nel campo della sostenibilità e della green economy, connotate da importanti ricadute sul territorio.

La centralità del tema della sostenibilità ha condotto l’Ateneo all’adozione di un articolato ventaglio di politiche e misure orientate al miglioramento delle performance energetiche ed ambientali, in un’ottica di crescente riduzione dell’impatto delle proprie attività sull’ambiente naturale.

La pianificazione energetica dell’Ateneo salernitano si articola su tre direttrici fondamentali: autoproduzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, interventi di efficientamento sugli impianti esistenti allo scopo di ridurre i consumi e, conseguentemente, le emissioni di anidride carbonica e, infine, realizzazione di nuovi edifici in classe energetica A+ che determinano, rispetto a quelli realizzati con le tradizionali tecnologie edilizie, significativi risparmi di energia e minori emissioni atmosferiche.

Le soluzioni tecnologiche, adottate in un’ottica di integrazione, consentono all’Ateneo di Salerno di produrre, in media, circa il 32% del fabbisogno annuo di energia, a fronte di un consumo complessivo, nel 2012, pari a 16.369810 kWh per il Campus di Fisciano e pari a 550.906 kWh per il Campus di Baronissi. La Tabella 28 riepiloga il fabbisogno energetico complessivo in termini di quantità acquistata e di quella autoprodotta per gli anni 2011 e 2012.

In particolare, è in esercizio, nei Campus di Fisciano e di Baronissi, un Parco Fotovoltaico di 1,2 MW di potenza per l’autoproduzione di energia elettrica di origine solare. Esso è articolato in 21 mover ad inseguimento solare – installati in un’area residuale, lungo il perimetro del Campus, onde evitare la sottrazione di terreno agricolo - oltre che in pannelli per la copertura dei tetti di 18 edifici dell’Ateneo.

L’Ateneo, inoltre, è dotato di un impianto di cogenerazione alimentato a gas naturale della potenza di 1 MW per la produzione combinata di energia elettrica e energia termica, ottenuta da reflui termici, fumi di scarico e acqua di raffreddamento derivanti dal funzionamento dei motori. Durante la stagione invernale tale energia è, in parte, deputata al riscaldamento dell’acqua della vasca della piscina del Campus mentre, quella che residua, viene impiegata per il riscaldamento degli ambienti diminuendo, in tal modo, la quantità di combustibile utilizzato dalle caldaie; durante la stagione estiva l’acqua calda proveniente dai cogeneratori verrà inviata ad un “assorbitore” in grado di produrre acqua fredda per il condizionamento ambientale della Biblioteca tecnico-scientifica, in fase di ultimazione.

Presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, inoltre, sarà presto collocato un impianto Solar Cooling, una tecnologia promettente ed innovativa che consente di utilizzare l’energia solare catturata dai pannelli per soddisfare la richiesta di energia termica per il riscaldamento invernale, ma anche per la climatizzazione e refrigerazione nella stagione estiva, consentendo significativi risparmi di energia elettrica.

L’obiettivo del miglioramento delle performance energetiche ed ambientali dell’Università degli Studi di Salerno è perseguito anche attraverso le attività di realizzazione, ammodernamento e ristrutturazione delle strutture edilizie dei due Campus. Infatti, l’Ateneo salernitano, nell’ambito delle strategie volte alla progressiva riduzione dei consumi energetici e delle relative emissioni, ha compiuto la scelta di realizzare soltanto costruzioni in classe energetica A o A+, i cosiddetti “edifici passivi”, che determinano, rispetto a quelli realizzati con le tradizionali tecnologie edilizie, significativi risparmi di energia e minori emissioni atmosferiche.

L’asilo nido aziendale ne rappresenta un caso paradigmatico in quanto è il primo asilo nido realizzato in Campania in classe energetica A.

È prevista la prossima implementazione di un sistema di razionalizzazione della gestione dell’illuminazione degli spazi esterni ed interni, mediante l'impiego di tecnologie di ultima generazione (leds, fotometrie ad alto rendimento, sistemi di telegestione, regolazione del flusso luminoso,ecc.), favorendo l’ottimizzazione dei consumi energetici. Tale obiettivo, inoltre, sarà perseguito anche attraverso l’attuazione di nuove ed attente politiche di monitoraggio dei consumi che, mediante una sorta di benchmarking interno, consentiranno di uniformare e ridurre i livelli di consumo delle varie strutture, a parità di superficie.

I trasporti interni al Campus e quelli di collegamento con il sito di Lancusi sono effettuati mediante navette elettriche (a zero emissioni) o a gas metano. Inoltre, è stato avviato dall’ADISU, in via sperimentale, un servizio gratuito di bike sharing all’interno del Campus e un servizio di Car Pooling, predisposto con Salerno Mobilità, che consentirà di aggregare più studenti in un’unica macchina per raggiungere il Campus.

Particolarmente spiccata è l’attenzione dedicata all’adeguata gestione dei flussi di rifiuti prodotti.

Nell’anno 2012, grazie ad un accordo tra Ateneo e Fondazione, la raccolta differenziata è stata estesa all’intero Campus estendendo la sperimentazione che già negli anni precedenti era attiva in alcune localizzazioni (punti ristoro ed aree dei distributori automatici). La raccolta differenziata diffusa nel Campus riguarda tutte le tipologie di rifiuti urbani e le cartucce/toner da stampa. Le altre tipologie di rifiuti speciali, pericolosi e non, inclusi rifiuti di laboratorio, sono smaltiti secondo le norme vigenti a cura del produttore.

Quantitativi dei rifiuti raccolti nell’anno 2012

Nella Tabella 29 e 30 sono riportati, in valore assoluto ed in termini percentuali, i quantitativi dei rifiuti solidi urbani e i quantitativi di toner e cartucce di stampa esauste (rifiuti speciali) raccolti nell'anno 2012, distinti per frazione, in esecuzione del capitolato relativo al "Servizio integrato di Pulizia per le aree dell'Università degli Studi di Salerno".

Sin dall’estensione, nell’anno 2012, della raccolta differenziata dei rifiuti all’intero Campus di Fisciano, è posizionato, negli spazi comuni (atri, corridoi, disimpegni, vani scala), un congruo numero di contenitori per la raccolta delle diverse frazioni di rifiuti solidi urbani. Le aree individuate per il posizionamento dei contenitori sono: quasi interamente costituite dagli spazi comuni di maggiore affluenza; comunque tali da consentire agli utenti di tutte le strutture, coperte dal servizio, di percorrere distanze ragionevoli per il corretto conferimento dei rifiuti; agevolmente raggiungibili dal personale delle pulizie addetto al conferimento ai centri di raccolta esterni. Le caratteristiche e le dimensioni dei contenitori sono diverse, in funzione della specifica frazione raccolta. Ai contenitori sono poi associati sacchi ed etichette adesive di vari colori, che rimarcano la classificazione delle frazioni di cui sopra (carta-bianco; multimateriale-azzurro; organico-marrone; vetroverde; indifferenziato-nero).

Negli studi, uffici, aule, laboratori e bagni, allo scopo di minimizzare i disagi all’utenza, sono comunque presenti i cestini, classificati come contenitori di rifiuti indifferenziati e, pertanto, da non utilizzare per lo smaltimento di rifiuti riciclabili.

Le aree dei distributori automatici di bevande calde, fredde e snack sono attrezzate con contenitori per la raccolta delle frazioni di multimateriale ed indifferenziato, più capienti rispetto a quelli posizionati negli altri spazi comuni.

Negli spazi concordati con le strutture organizzative dell’Ateneo sono posizionati i contenitori per la raccolta del toner e delle cartucce esauste. Negli spazi esterni, infine, oltre ad essere presenti i contenitori installati dall’Ateneo (classificati come contenitori di rifiuti indifferenziati) sono dislocati i “centri di raccolta” ai quali sono conferiti i rifiuti raccolti dai contenitori interni. Alcuni centri (in particolare, quelli a servizio anche dei punti ristoro gestiti dalla Fondazione) sono attrezzati con contenitori di elevata capacità. Le frequenze di svuotamento delle varie tipologie di contenitori succitate sono diverse, in funzione della specifica frazione raccolta.

Gli ambiti

TABELLA 28 - RIEPILOGO FABBISOGNO ENERGETICO COMPLESSIVO (2012-2011)
ANNO 2012 (ENERGIA ELETTRICA 16920716 kWh fabbisogno totale)
FiscianoBaronissi
Consumo16369810 kWhConsumo550906 kWh
Acquistata11097890 kWhAcquistata431603 kWh
Auto-produzioneAuto-produzione
Fotovoltaico1571610 kWhFotovoltaico131342 kWh
Cogeneratore3742300 kWh
di cui ceduta41990 kWhdi cui ceduta12039 kWh
GAS1917006 SmcFabbisogno Totale
Riscaldamento1058556 Smc
FiscianoBaronissi
Consumo948754 SmcConsumo109802 Smc
di cuidi cui
Campus921314 SmcCampus50676 Smc
Piscina27440 SmcPalestre59126 Smc
Cogeneratore858450 Smc
ANNO 2011 (ENERGIA ELETTRICA 16325632 kWh Fabbisogno Totale)
FiscianoBaronissi
Consumo15844193 kWhConsumo481439 kWh
Acquistata10448928 kWhAcquistata367645 kWh
Auto-produzioneAuto-produzione
Fotovoltaico1391271 kWhFotovoltaico133773 kWh
Cogeneratore4060420 kWh
di cui ceduta56426 kWhdi cui ceduta19979 kWh
GAS1914036 SmcFabbisogno Totale
Riscaldamento940695 Smc
FiscianoBaronissi
Consumo828960 SmcConsumo111735 Smc
di cuidi cui
Campus799851 SmcCampus61878 Smc
Piscina29109 SmcPalestre49858 Smc
Cogeneratore973341 Smc
TABELLA 29 - RIFIUTI URBANI RACCOLTI NELL’ANNO 2012
Frazionekg%
Secco indifferenziato220.00072,85
Carta e cartone39.00012,91
Organico25,0008,28
Plastica e alluminio8.0002,65
Vetro10.0003,31
Totale302.000100,00
Fonte: Fisciano Sviluppo S.p.A. (dati certificati per il periodo gennaio-ottobre 2012)
TABELLA 30 - TONER E CARTUCCE RACCOLTE NELL’ANNO 2012
Frazionekg
Toner e cartucce di stampa esauste1.450
Fonte: “Registro carico e scarico rifiuti” gestito dalla Fondazione Universitaria