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Prof. Marco Pellicano
Professore ordinario di Strategie d'impresa
Responsabile del progetto Bilancio Sociale Unisa
La terza edizione del Bilancio Sociale dell’Università degli Studi di Salerno, relativa al biennio 2011 - 2012, vede confermato l’impianto metodologico posto alla base dell’elaborazione delle prime due edizioni del nostro rendiconto.
In primo luogo si è mantenuto fermo il riferimento ai principi di rendicontazione sociale elaborati dal GBS (Gruppo di studio per il Bilancio Sociale).
L’elaborazione del rendiconto sociale è stata, ancora una volta, oggetto di revisione da parte della PricewaterhouseCoopers. La finalità di tale incarico non è stata quella di verificare la correttezza di specifiche aree di rendicontazione, componenti o informazioni risultanti dal Bilancio, bensì di verificare secondo un limitato livello di assurance che lo stesso, nel suo complesso, venisse redatto conformemente a quanto indicato nei principi di redazione di riferimento adottati, per poter, conseguentemente, esprimere un’attestazione di conformità dello stesso.
Significative modifiche hanno viceversa riguardato la composizione del Gruppo di lavoro, da me coordinato, per l’elaborazione del Bilancio Sociale che, ancora una volta, si è avvalso del prezioso apporto di esponenti sia del corpo docente che del personale tecnico-amministrativo.
La loro proficua interazione ha reso possibile la puntuale raccolta e analisi critica dei dati consentendo, di riflesso, l’elaborazione di un documento fortemente condiviso in grado di rispecchiare la complessa realtà del nostro Ateneo in tutte le sue sfaccettature.
Il documento si presenta arricchito di contenuti; in particolare, tra le novità più rilevanti si segnalano:
- la puntuale descrizione del nuovo assetto organizzativo e del modello di governance scaturenti dalla piena applicazione della riforma universitaria introdotta dalla Legge 240 del 2010;
- una più articolata determinazione e interpretazione degli indicatori che indagano sulle condizioni di equilibrio economico e finanziario;
- l’estensione delle indagini dirette, effettuate mediante la somministrazione di questionari, a categorie di interlocutori precedentemente non monitorati quali gli studenti diversamente abili, il personale non tecnico amministrativo in formazione (assegnisti di ricerca e studenti di dottorato), le imprese fornitrici. Anche per la terza edizione, la struttura del Bilancio Sociale di Unisa si articola in tre sezioni i cui contenuti salienti possono essere così sintetizzati:
Identità dell’Ateneo
(Responsabili i Proff. Alfonso Siano e Vittoria Marino)
La prima sezione fornisce le principali chiavi interpretative per comprendere l’identità e i valori dell’Ateneo. Il risultato di una mappatura attenta e approfondita degli asset strategici dell’Ateneo evidenzia il suo profondo e significativo legame con il territorio di appartenenza e quindi con i suoi stakeholder interni ed esterni. Infatti, attraverso l’analisi degli stakeholder interni (studenti, docenti, ricercatori, personale tecnico-amministrativo) ed esterni (imprese, istituzioni, associazioni, altre università), si comprende l’osmosi con gli attori del contesto di riferimento. Identità e valori forti che contribuiscono all’assetto organizzativo e funzionale dell’Ateneo stesso, da cui traspaiono le strategie e le politiche promosse dalla governance sia in riferimento al biennio in considerazione nell’attuale bilancio sociale, sia in chiave prospettica. In particolare assumono rilievo le strategie di apertura al mondo esterno quali momenti di incontro tra l’Ateneo e il mondo del lavoro, attivazione di start up e spin off, esperienze di studio all’estero sia per docenti che per studenti e infine il ricorso a politiche di sviluppo sostenibile come ad esempio l’utilizzo di energie rinnovabili e la raccolta differenziata.
L’analisi delle condizioni di equilibrio:la riclassificazione dei dati contabili
(Responsabile il Prof. Marco Bisogno)
La seconda sezione del bilancio sociale espone i dati contabili riclassificati al fine di consentire l’analisi delle condizioni di equilibrio basata su indicatori finanziari, sinteticamente commentati, sviluppati su un confronto temporale. I dati contabili analizzati per il biennio 2011/2012 derivano ancora dal tradizionale impianto contabile di tipo finanziario. Tuttavia, l’Università di Salerno ha adottato sin dal 2013 la contabilità economico-patrimoniale; inoltre, in aderenza al decreto legislativo n. 18/2012, dal 2014 ha adottato il Bilancio Unico di Ateneo e la contabilità analitica. A ogni modo, l’analisi condotta per il biennio considerato è completata dall’analisi delle principali classi di attività e passività, derivanti da una riclassificazione del prospetto informativo del patrimonio.
I dati mostrano come il nostro Ateneo ha dovuto fronteggiare, nel periodo esaminato, una sensibile flessione delle entrate, dovuta soprattutto alla consistente riduzione del Fondo di finanziamento ordinario. Di riflesso, si è registrata una riduzione della spesa corrente, in particolare della spesa per il personale e della spesa per l’acquisizione di beni di uso durevole; tuttavia, tale contrazione non ha avuto riflessi negativi sulla spesa per investimenti, che risulta in aumento per la ricerca scientifica, l’acquisizione di immobilizzazioni tecniche, per i master e per finanziamenti speciali.
Tale trend non ha avuto ripercussioni negative sulle condizioni di equilibrio: i diversi indicatori concernenti le entrate e le spese e, in particolare, gli indici di correlazione espongono una buona situazione economica e finanziaria, confermando il trend emerso negli ultimi anni.
Le relazioni con gli stakeholder
(Responsabile la Prof. Maria Vincenza Ciasullo)
Questa sezione del Bilancio Sociale ha inteso evidenziare il ruolo del Bilancio Sociale dell’Ateneo quale strumento di dialogo con i propri interlocutori, al fine di confrontarsi con essi e rafforzarne il rapporto fiduciario. In tale ottica, il Bilancio Sociale deve rappresentare uno strumento di concreta interazione con gli stakeholder con l’obiettivo di fornire agli organi di governo dell’Ateneo input di valutazione delle attività poste in essere che possano servire come supporto delle decisioni strategiche. Pertanto, si è ritenuto indispensabile effettuare indagini dirette con riferimento alle singole categorie di stakeholder “interni” ed “esterni” che permettessero non solo di ottenere giudizi ma anche di valutare l’immagine “percepita” dell’Ateneo al suo interno e all’esterno, evidenziandone al contempo, punti di forza e di debolezza. Comprendere le esigenze e le aspettative degli stakeholder rappresenta l’attività più importante capace di innescare processi di miglioramento continuo dell’agire dell’Ateneo. Una efficace sintesi delle analisi condotte è rappresentata dagli indicatori strategici di performance sociale adeguati a rappresentare la capacità dell’Ateneo di soddisfare le attese dei portatori di interesse.
Nel complesso, tale Sezione del Bilancio Sociale fa emergere un quadro complessivo fatto di luci ed ombre.
Il nostro Ateneo, pur agendo in condizioni strutturali penalizzanti rispetto ad altre realtà nazionali, come emerge dalle risultanze della sezione in analisi, ha comunque garantito ai propri studenti un percorso formativo che mediamente evidenzia risultati apprezzabili, in quanto in linea con i valori medi nazionali, in termini di età e voto di laurea. L’Ateneo ha altresì puntato sull’internazionalizzazione della didattica e della ricerca. Anche la “terza missione” finalizzata all’interazione con il territorio è ampiamente valorizzata attraverso la costante individuazione di pratiche orientate al miglioramento del benessere e allo sviluppo del territorio.