La Definizione delle Strategie e delle Politiche | Ricerca
La Ricerca è un settore fondamentale per l'Università degli studi di Salerno
Ambiti di intervento:
- Investimenti finanziari in risorse umane e strutturali
- Potenziamento delle biblioteche
- Sostegno ai processi di internazionalizzazione della ricerca
- Potenziamento delle attività legate al trasferimento tecnologico e alla costituzione di spin off.
Investimenti finanziari in risorse umane e strutturali
L’Università degli Studi di Salerno intende indirizzare uno sforzo finanziario adeguato al sostenimento delle attività di ricerca attraverso la crescita delle risorse umane, sia mediante l’inserimento di giovani e il riconoscimento delle attività svolte dagli attuali ricercatori, sia arricchendo la dotazione di attrezzature e di laboratori. Sarà, altresì, intrapreso un percorso di sensibilizzazione degli interlocutori nazionali e internazionali affinché l’attività dei ricercatori trovi giusto spazio nei programmi di finanziamento.
L’obiettivo è rendere l’Ateneo salernitano sempre più qualificato nello scenario competitivo nazionale ed internazionale, affermando una sua identità distintiva.
A tal fine l’Ateneo ha voluto dedicare notevoli risorse del proprio bilancio per finanziare specificatamente l’attività di ricerca. Difatti, per l’esercizio 2012 sono state assegnate ai Dipartimenti risorse idonee a cofinanziare i Progetti di Ricerca a rilevanza nazionale (PRIN) per € 375.084,00, mentre sono stati finanziati con risorse totalmente a carico dell’Ateneo progetti di ricerca per circa €3.239.500,00 (FARB). Proseguendo nella direzione già tracciata da tempo, il Senato ha provveduto a ripartire le risorse in considerazione della produzione scientifica, oggettivamente valutata e validata attraverso il catalogo di Ateneo.
Potenziamento biblioteche
L’Ateneo salernitano ha da tempo adottato politiche di cooperazione interuniversitaria, consorziandosi con altri atenei italiani e demandando a team di coordinamento i negoziati per il rinnovo dei contratti con alcuni dei maggiori editori. Mutato radicalmente lo scenario della comunicazione scientifica internazionale, gli accordi in questione guardano tutti in direzione dell’e-only (fruizione della sola versione elettronica e conseguente taglio del cartaceo); è a questo modello che ci si uniformerà progressivamente nei prossimi anni, al fine di tenere sotto controllo la spesa e accedere nel contempo alle principali fonti di risorse informative. La condivisione dei costi, insostenibili per le singole istituzioni, e il controllo della qualità delle procedure di archiviazione digitale garantiscono in tal modo la comunità scientifica sulla conservazione a lungo termine della letteratura accademica, accelerando il processo di transizione dalla stampa all’elettronico. In termini concreti, l’adesione agli accordi interuniversitari consente l’accesso ad oltre 12.000 e-journals e a migliaia di e-books. Nel 2010 è stato istituito il Centro Bibliotecario di Ateneo (CBA), nel quale sono confluiti i preesistenti centri bibliotecari: il CSAB (Centro di Servizio di Ateneo per le Biblioteche, Fisciano) e il CBAS (Centro Bibliotecario dell’Area Scientifica, Baronissi). Il Centro si occupa, in particolare, di gestire le attività finalizzate all’acquisizione, gestione e diffusione del materiale bibliografico.
Sul piano della conservazione del digitale, che, come è noto, lascia ancora dubbi e perplessità, il Centro Bibliotecario di Ateneo (CBA) ha ritenuto opportuno aderire all’iniziativa Portico, azienda no profit che attualmente conduce la sua attività avvalendosi dei proventi delle sottoscrizioni di enti, biblioteche ed editori. L’agenzia, in sostanza, riceve i file originari direttamente dagli editori accademici che accettano di contribuire al servizio di archiviazione e assicura la migrazione dei contenuti da formati, hardware e piattaforme tecnologiche obsoleti ad altri più evoluti.
Il CBA ha implementato negli ultimi anni una serie di procedure tecnologicamente avanzate, al fine di agevolare la fruizione di risorse e servizi: dal proxy per la consultazione da remoto delle collezioni elettroniche alla versione mobile del catalogo e del portale delle biblioteche, dal reference alla prenotazione delle postazioni di studio, ecc.
In attuazione dei principi della Dichiarazione di Berlino sull’accesso aperto alla letteratura scientifica, il CBA gestisce l’archivio istituzionale EleA (Electronic Archive for Academic Studies and Researches). Nato come deposito delle tesi di dottorato discusse nell'Ateneo, disponibili a testo pieno sul web per la libera consultazione, EleA ha incluso successivamente alcune riviste scientifiche e una collezione digitale di documenti e libri di argomento o produzione prevalentemente salernitani.
Risultato di assoluto rilievo è la certificazione di qualità ottenuta dalla biblioteca centrale UNI EN ISO 9001- 2008 per i processi di Erogazione di servizi amministrativi e tecnici di acquisizione e catalogazione del patrimonio librario, di trattamento e diffusione della documentazione bibliografica. Si tratta di un importante traguardo raggiunto al termine di un progetto triennale improntato a migliorare la qualità dei servizi all’utenza.
Nel 2013 sarà aperta al pubblico la Biblioteca del polo scientifico e tecnologico, che andrà ad affiancare quella umanistica, già attiva dal 1997. La struttura avrà una capienza complessiva di circa 350.000 unità bibliografiche e raccoglierà fondi librari – già afferenti alle biblioteche delle Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, Ingegneria e Farmacia – costituiti da titoli monografici e annate di periodici.
Le postazioni-utente ammonteranno a 540, distribuite in 7 sale di consultazione. Docenti e studenti potranno usufruire di collegamento internet illimitato grazie all’installazione della rete wireless.
Ai fini del controllo del patrimonio librario e delle procedure di prestito, infine, la biblioteca si avvale della tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification).
Sostegno ai processi di internazionalizzazione della didattica e della ricerca
L’Università di Salerno ha tra i suoi obiettivi primari lo sviluppo delle collaborazioni internazionali: riconoscendo l’appartenenza allo spazio europeo dell’istruzione e della ricerca, pone tra le proprie priorità il sostegno della mobilità internazionale dei docenti e degli studenti.
In tale prospettiva e coerentemente agli impegni assunti nell’ambito del Processo di Bologna e all’adesione ai principi ispiratori della Magna Charta Universitatum, sono stati attivati programmi integrati di studio in collaborazione con Atenei di altri Paesi, avviando anche percorsi volti al rilascio di titoli congiunti o multipli.
Allo stesso modo, vengono incentivati percorsi formativi e insegnamenti in lingua straniera, così come iniziative di cooperazione interuniversitaria per attività di studio e di ricerca, incluse forme di selezione internazionale di docenti e studenti. Inoltre, si va sempre più consolidando la mobilità di docenti e studenti nel quadro del Programma LLLP Erasmus per Studio e per Placement.
A tal fine, sono state avviate attività volte ad accrescere gli interscambi nel settore formativo, scientifico e culturale.
Nello scenario internazionale, segnatamente, l’Ateneo intende operare in queste direzioni: - maggiore sensibilizzazione degli Enti locali e territoriali per stimolare l’interesse a finanziare iniziative tese a sostenere l’attività di internazionalizzazione della ricerca; - previsione di incentivi per la realizzazione di programmi congiunti di ricerca che prevedano la mobilità di docenti, ricercatori, dottorandi ed assegnisti di ricerca italiani e stranieri; - istituzione di un coordinamento delle attività di ricerca cofinanziate dalla U.E. con il rafforzamento delle attività di monitoraggio e di rendicontazione delle risorse acquisite ed utilizzate; - creazione di Reti universitarie finalizzate nell’ambito della ricerca; - promozione di accordi di cooperazione con Università straniere mirati allo scambio di docenti e ricercatori ed alla formulazione di progetti di ricerca comuni; - previsione di incentivi all’istituzione di corsi di dottorato di ricerca e di Master in collaborazione con istituzioni estere; - previsione di incentivi all’iscrizione di studenti stranieri ai corsi di dottorato di ricerca.
Nel processo di internazionalizzazione, l’Ateneo ha avviato una serie di attività tese a realizzare:
- dottorati congiunti;
- corsi di studio integrati per il rilascio del doppio titolo;
- pubblicazioni congiunte in atti di convegni e riviste internazionali;
- Attività di formazione nel quadro del Programma Leonardo Da Vinci;
- Organizzazione di Programmi Intensivi nel quadro delle azioni LLP Erasmus;
- partecipazione all’organizzazione di scuole internazionali.
Il percorso di internazionalizzazione passa anche attraverso l’attività di formazione del personale amministrativo: pertanto, sono state avviate attività finalizzate all’apprendimento di buone prassi, con l’organizzazione, ad esempio, in ambito Erasmus, di staff-training.
Potenziamento delle attività legate al trasferimento tecnologico e alla costituzione degli spin off
L’Ateneo di Salerno, come già rimarcato, intende essere un promotore dello sviluppo del territorio di riferimento. Difatti, sono state promosse le attività tendenti al trasferimento tecnologico e alla realizzazione di brevetti in diversi campi scientifici e tecnologici, considerati come possibili attivatori della competitività del territorio.
In tal senso, si è fatto anche crescente ricorso alla costituzione di società per azioni o società a responsabilità limitata aventi come scopo l’utilizzazione imprenditoriale, in contesti innovativi, dei risultati della ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti o servizi, come di seguito articolati:
- Spin off dell’Università, ossia società per azioni o a responsabilità limitata alle quali l’Università partecipa in qualità di socio;
- Spin off con il sostegno dell’Università ossia società per azioni o a responsabilità limitata, nelle quali l’Università non acquisisce alcuna quota di partecipazione, costituite al fine dell’ammissione agli interventi di sostegno del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR) e da esso finanziate, a condizione che rivesta la qualità di socio proponente uno o più professori o ricercatori dell’Università. Sono altresì da includere tra gli Spin off realizzati con il sostegno dell’Università anche quelle relativi a società per azioni o a responsabilità limitata nelle quali l’Università acquisisce o meno una quota di partecipazione, finanziate del tutto o in parte da soggetti pubblici o privati in possesso di taluni requisiti ritenuti adeguati nell’ambito della procedura di valutazione degli Spin Off, a condizione che rivesta la qualità di socio proponente uno o più professori o ricercatori dell’Università. Per un esame dettagliato delle iniziative intraprese in tal senso, si rinvia alla terza sezione.