La Sostenibilità

Le Strategie e le Politiche di Sviluppo dell’Ateneo La Sostenibilità

Il biennio di riferimento, caratterizzato da severe difficoltàdi finanziamento per le università italiane, ha visto l’Università di Salerno muoversi in controtendenza grazieall’impulso derivante dalla scelta strategica di puntaresulla strada dell’efficienza e della modernizzazione, ponendo sempre al centro dell’impegno accademico glistudenti e le loro famiglie.
A tale processo di sviluppo, le politiche di sostenibilitàmesse in campo hanno fornito stimolo e risorse economiche fondamentali al conseguimento degli obiettivifissati.
L’Università di Salerno ha dimostrato, ancora una volta,di saper reagire alle difficoltà e di continuare a guardareal futuro coniugando in modo innovativo i concetti dienergia, sostenibilità e sviluppo.
Consapevoli che il ruolo dell’università è anche quellodi generare valore sociale, nel biennio 2013-2014 è proseguito il cammino verso lo sviluppo sostenibile, puntandoal potenziamento delle attività istituzionali della didatticae della ricerca sia attraverso l’adozione di percorsi formativi volti alla creazione di figure professionali dallespecifiche competenze in materia, sia mediante la realizzazione di attività di ricerca nel campo della sostenibilitàe della green economy, connotate da importanti ricadutesul territorio. Ciò ha consentito il dispiegamento di unarticolato ventaglio di politiche e misure orientate almiglioramento delle performance energetiche ed ambientali, in un’ottica di crescente riduzione dell’impattodelle proprie attività sull’ambiente naturale.
La pianificazione energetica dell’Ateneo salernitano siarticola su tre direttrici fondamentali: autoproduzionedi energia elettrica e termica da fonti rinnovabili,interventi di efficientamento sugli impianti esistenti alloscopo di ridurre i consumi e, conseguentemente, leemissioni di anidride carbonica e, infine, realizzazionedi nuovi edifici in classe energetica LEED Gold che determinano, rispetto a quelli realizzati con le tradizionalitecnologie edilizie, significativi risparmi di energia eminori emissioni atmosferiche. Per un’analisi dettagliatadella molteplicità degli interventi già realizzati e di quelliin via di realizzazione, si rinvia al link di “CostruendoUNISA” http://web.unisa.it/costruendo-unisa/home.
Dal censimento dei dati energetici del biennio di riferimento emerge che l’Università degli Studi di Salernoha necessitato, per rendere effettiva tutta la gamma diservizi messa a disposizione degli studenti e del personale,di un’energia pari a circa 4000 tep*. Tale fabbisognoenergetico è stato soddisfatto grazie all’acquisto dicombustibili fossili (metano e benzina) e di energiaelettrica dalla rete di distribuzione nazionale, ma anche-in maniera importante- attraverso gli impianti di produzione di energia presenti all’interno dei due Campus(fotovoltaico, solare termico e cogenerazione). Il Grafico 21 è suddiviso in due sezioni per rappresentaresia i consumi energetici dell’UniSa (anello esterno), equindi le fonti energetiche e l’elettricità acquistata daterzi nonché la produzione interna a partire da fontirinnovabili, e sia gli effettivi usi finali di energia (anellointerno), con riferimento ai singoli edifici che hannousufruito di elettricità o calore o agli impianti che hannopermesso di produrre efficientemente energia come ilcogeneratore. Le diverse serie di dati in colorazioni diblu rappresentano i consumi di energia elettrica dallarete nazionale e i relativi usi all’interno dei Campus, idati colorati in rosso invece si riferiscono ai consumi digas metano importato dall’Università e quindi il suoimpiego, mentre in nero troviamo i consumi di carburante(diesel) per far funzionare i mezzi dell’Ateneo, e infinein verde la produzione di energia da fonti rinnovabiliquali il fotovoltaico e il solare termico (che sono lestesse sia per il consumo che per l’uso).
Le soluzioni tecnologiche, adottate in un’ottica di integrazione, hanno consentito all’Ateneo di Salerno di autoprodurre, in media, circa il 30% del fabbisogno annuodi energia primaria.

Tra le scelte strategiche più rilevanti assunte nel biennio,occorre segnalare:
  1. l’attivazione presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia,di un impianto Solar Cooling. Questa tecnologia promettente ed innovativa consente di utilizzare l’energiasolare catturata dai pannelli per soddisfare la richiestadi energia termica per il riscaldamento invernale, maanche per la climatizzazione e refrigerazione nellastagione estiva, consentendo significativi risparmi dienergia elettrica.
  2. La pianificazione dell’ampliamento del parco fotovoltaico esistente dei Campus di Fisciano e di Baronissi.La potenza attuale disponibile, pari a 1185,79 kWp, saràincrementata di oltre 400 kWp, pervenendo ad unaenergia prodotta stimata annua pari a circa 2300 MWh.
  3. L’inserimento nella rete termica d'Ateneo di tutti icarichi termici relativi agli impianti sportivi del Campusdi Baronissi, pianificando l’attivazione anche per talesito di un nuovo impianto di cogenerazione che prevedel'impiego di n. 1 gruppo con motore a combustioneinterna da circa 637 kWe. Ciò consentirà di autoprodurrecirca 750 kWt.
  4. Il miglioramento delle performance energetiche dellestrutture edilizie dei due Campus, strategia fondamentaleper contenere i consumi energetici a fronte dell’incremento dei volumi avutasi negli ultimi anni.
  5. La realizzazione di nuove costruzioni in classe energetica A o A+, i cosiddetti “edifici passivi”, che determinano, rispetto a quelli realizzati con le tradizionalitecnologie edilizie, significativi risparmi di energia eminori emissioni atmosferiche. All’asilo nido aziendale,che per anni ha rappresentato un caso paradigmaticoessendo la prima struttura adibita ad asilo nido realizzatain Campania in classe energetica A, si sono aggiunti gliedifici Nafassy (laboratorio per lo sviluppo di DispositiviSuperconduttori di Potenza) e SPIN-OFF (laboratorioper Spin-off e Consorzi) entrambi realizzati in classeLEED Gold. Il riconoscimento di tale livello di certificazioneLEED, attesta che gli edifici UniSa attualmente vengonocostruiti nel pieno rispetto dei principi di salvaguardiaambientale, con soluzioni atte a limitare i consumi dienergia ed i costi operativi di gestione.
  6. Pur non rientrando pienamente nel bilancio in esame,meritano di essere evidenziate le attività di razionalizzazione dei consumi energetici che stanno interessandoi Campus di Fisciano e Baronissi finalizzati al miglioramento delle performance energetiche delle coibentazioni,degli infissi e degli impianti di illuminazione interni eesterni.
  7. Con la consapevolezza che le tappe della sostenibilitàsono diverse e devono essere perseguite tutte allostesso modo, l’Ateneo di Salerno si sta impegnandoper raggiungere risultati importanti anche rispetto altriambiti legati allo sfruttamento delle risorse naturali ealla salvaguardia ambientale. Le stesse linee guida dell’IPCC prevedono un’analisi dettagliata delle risorseidriche utilizzate e della gestione dei rifiuti, in modo dacapire quali sono le emissioni generate da questi settorie dalle key categories presenti all’interno di ognuno diessi.
  8. Con riferimento alla gestione dei rifiuti nel biennio2013-2014, grazie all’accordo in essere tra Ateneo eFondazione Universitaria, la raccolta differenziata èstata estesa all’intero Campus. La raccolta differenziatadiffusa nel Campus riguarda tutte le tipologie di rifiutiurbani e le cartucce/toner da stampa. Le altre tipologiedi rifiuti speciali, pericolosi e non, inclusi rifiuti di laboratorio, sono smaltiti secondo le norme vigenti a curadel produttore.
  9. La Tabella 42 mostra la produzione complessiva deirifiuti per tipologia e le percentuali di raccolta differenziataottenute.
  10. Attualmente, vengono prodotti circa 9,76 kg di rifiutipro - capite, e il trend di raccolta differenziata è in diminuzione a causa di un aumento dei quantitativi di rifiutiprodotti nel Campus.
  11. Relativamente, poi, al consumo idrico, l’Universitàdegli Studi di Salerno può ritenersi virtuosa avendo separato la fornitura di acqua usata per l’irrigazione equella per uso potabile. Nei pressi dei due Campussono infatti presenti 4 pozzi per il prelievo dell’acquaper l’irrigazione di tutte le aree verdi presenti, da cuivengono prelevati un totale, in media, di circa 160.000m3 di acqua all’anno. Ciò consente di ridurre molto ilquantitativo di risorsa idrica importata dall’esterno el’unica energia che viene spesa è quella per alimentarele pompe idrauliche.
  12. A partire dal 2014 è stata implementata anche lacontabilizzazione dei gas serra prodotti dall’Ateneo, inconformità alle linee guida IPCC. Ciò ha permesso dimisurare quanto l’utilizzo di energia da parte dell’Universitàincida sulle emissioni in atmosfera di gas a effetto serraa partire da tre utilizzi diversi di energia; i dati salientisono riassunti nella Tabella 43 e nel Grafico 22.
  13. Si può notare come le emissioni relative al compartoelettrico siano più del triplo delle emissioni da utilizzodi gas metano, sia perché i quantitativi in tep utilizzatisono maggiori, ma anche perché l’energia elettrica èstata prodotta a monte sempre dalla combustione difonti non rinnovabili, con impianti che non sono ad altaefficienza e con perdite per il trasporto alquanto ingenti,mentre l’Università degli Studi di Salerno ha utilizzatouna parte del metano acquistato anche per autoprodurrel’energia elettrica attraverso l’utilizzo di impianti di cogenerazione ad alta efficienza.
  14. In assenza di impianti di produzione di energia dafonti rinnovabili o assimilate, l’impronta ecologica dell’Ateneo salernitano sarebbe stata ben più marcata. Èpossibile stimare l’incremento di emissioni di CO2eqpari ad oltre 4400 tonnellate.
  15. Ne consegue che senza l’adozione delle politiche disostenibilità messe in campo e di quelle pianificate pergli anni futuri, non sarebbe stato possibile manteneresotto controllo i conti dell’Ateneo e investire nuoverisorse per costruire due Campus che puntano su innovazione, ricerca, qualità, bellezza e sviluppo sostenibile.

Grafico 21 - CONSUMI E PRODUZIONI ENERGETICHE E CORRISPONDENTI USI FINALI DELL’UNISA ANNO 2014

grafico 21
TABELLA 42 - PRODUZIONE DI RIFIUTI E PERCENTUALE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA ALL’INTERNO DELL’ATENEO NEL PERIODO 2013 - 2014
Tipologia di rifiuti raccolti20132014
Secco indifferenziato277.320291.849
Carta e cartone43.20040.000
Organico28.80026.500
Plastica e alluminio8.7009.788
Vetro10.6508.900
Totale368.670377.037
% Raccolta differenziata24,822,6
Toner e cartucce esauste1.600630
R.A.E.E.N. D.9.900
Fonte: Fondazione Universitaria UniSa
TABELLA 43 - RIEPILOGO EMISSIONI DI CO2 EQ DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO - ANNO 2014
Tipo di fonte energeticaEmissioni (t di CO2eq)
Energia elettrica (rete Nazionale)11.543,2
Gas metano (rete Nazionale)3.170,9
Carburante diesel per autotrazione37,9
Totale14.752,0
Fonte: Fondazione Universitaria UniSa

Grafico 22 - EMISSIONI DI CO2 EQ DA FONTI ENERGETICHE NON RINNOVABILI (SCALA LOGARITMICA) ANNO 2014

grafico 22